Dopo quasi tre anni dal primo caso di Coronavirus si iniziano a cogliere, con maggiore consapevolezza, gli effetti della pandemia non solo sul piano pubblico ed economico ma anche nella sfera privata.
Sta cambiando, per esempio, il modo in cui si organizza il lavoro, sempre più digitalizzato e orientato allo smart-working e, allo stesso tempo, sta aumentando la domanda di servizi digitali.
Un fenomeno evidente soprattutto nel mondo bancario e assicurativo, e confermato dallo studio di Accenture “Insurance Revenue Landscape 2025: Innovate for Resilience” secondo cui oltre il 50% dei consumatori dei Paesi analizzati (Europa, Stati Uniti, Cina e Brasile) ha iniziato a rivolgersi, dopo la pandemia, a servizi digitali tanto da portare alla nascita di un nuovo profilo di cliente: il “reimaged customer”.
L’Italia, in particolare, si posiziona in linea con la media globale, con una quota di “reimagined customer” pari al 50% dei consumatori intervistati. La Spagna che si distacca dai principali Paesi europei con il 57%, segnando quindi un dato superiore alla media.
Quali sono le caratteristiche del “reimaged customer” e dei nuovi consumatori?
Le parole d’ordine di questo nuovo tipo di utente sono:
-
Digitalizzazione
-
Salute
-
Sostenibilità
I consumatori sono sempre più orientati all’acquisto di polizze su canali digitali che in Italia segnano un +42%, rispetto al 2021.
Un dato che spinge Accenture a prevedere che su scala globale, entro il 2025, 140 miliardi di dollari di premi potrebbero spostarsi dai canali tradizionali a piattaforme online, mentre altri 140 miliardi di dollari a servizi con una forte componente tecnologica, come quelli per i veicoli connessi e la smart home.
Emerge inoltre un maggiore interesse degli utenti verso il tema della salute: il 59% degli intervistati ha dichiarato di temere per la propria salute per effetto della pandemia, mentre il 90% di desiderare la possibilità di poter accedere ai servizi sanitari online. Particolarmente interessante l’attenzione rivolta anche alle nuove formule tecnologiche: l’80% dei consumatori globali ha dichiarato di voler curare la propria salute affisandosi ai servizi di digital health.
Si comprende, in questo contesto, l’importanza assunta anche dal concetto di sostenibilità.
Quest’ultima infatti si pone sempre di più come un punto di riferimento importante nelle scelte di acquisto: il 67% dei consumatori ha dichiarato di orientarsi verso i servizi assicurativi che promuovono la sostenibilità.
Questo nuovo tipo di consumatore, attento ai temi della salute e dell’ambiente, potrebbe incidere pesantemente sul mercato assicurativo.
Quest’ultimo, dal canto suo, sembra già pronto a cogliere la sfida.
Negli ultimi anni, infatti, sono emerse diverse polizze green: dalle soluzioni agricole, al settore dell’edilizia, alla mobilità.
Si tratta di prodotti “eco” che uniscono i vantaggi economici degli assicurati ai benefici ambientali e colletivi.
Tra questi possiamo citare: le polizze rivolte alle auto non inquinanti; l’assicurazione responsabilità ambientale (ELI); le assicurazioni sull’agricoltura ecosostenibile; la polizza responsabilità civile ambiente marino.
I vantaggi della green insurance sono molteplici:
-
contribuiscono alla lotta contro il cambiamento climatico,
-
sostengono il progresso tecnologico
-
Incoraggiano comportamenti di riduzione del rischio nei clienti
-
Promuovono uno stile di vita sano
Secondo Accenture se le compagnie saranno in grado di sviluppare partnership efficienti, all’interno di ecosistemi digitali rivolti alla salute e alla sicurezza dei clienti, potrebbero attrarre oltre 120 miliardi di dollari in più di ricavi.
Questa cifra potrebbe suddividersi in: 60 miliardi per i prodotti digital health; 30 miliardi per i prodotti rivolti alla salute e all’invecchiamento della popolazione; 30 miliardi per servizi destinati alla gestione del patrimonio.
Gli operatori del settore dovranno essere in grado di soddisfare i bisogni di un cliente sempre più consapevole e di sviluppare, allo stesso tempo, modelli di business che puntano sulla sostenibilità e sull’innovazione.
Le assicurazioni dovranno rinnovare la loro immagine e proporsi ai consumatori come parte attiva nella prevenzione del rischio e nella ricerca del benessere, non solo personale ma anche collettivo.