assicurazioni-e-digital-trasformation

In queste ore l’IVASS sta pubblicando i risultati dell’esame di abilitazione per l’esercizio dell’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa che si è tenuto lo scorso 23 ottobre 2024. 

Alla prova, hanno partecipato circa 3000 candidati, un dato in linea con le presenze dell’anno scorso.

Ottenere l’abilitazione rappresenta solo il primo step di un percorso che richiede preparazione, professionalità e molta costanza.  

Le sfide più complesse, per chi entra nel mondo dell’intermediazione, iniziano infatti proprio sul campo. Il Broker, oggi, deve affrontare un contesto di mercato sempre più complesso, dove i rischi emergenti, l’evoluzione normativa e le aspettative crescenti dei clienti richiedono competenze elevate e una costante capacità di aggiornamento.

Tutti questi elementi sono fortemente influenzati dalla digital transformation del settore che ha plasmato nuovi modelli di business ridefinendo il ruolo, i rischi e il perimetro delle responsabilità dell’Intermediario.


L’Intermediario e il dovere di diligenza nel contesto digitale


Negli ultimi tempi il dibattito si è concentrato, in particolare, su come la digitalizzazione stia rendendo molto più complesso per l’intermediario adempiere al dovere, definito dalla legge, di fornire un’adeguata consulenza al cliente.

Tale obbligo, infatti, ha assunto un ruolo centrale sia nella legislazione che nelle sentenze dei tribunali europei in materia di responsabilità civile degli intermediari. 

Il suo adempimento, oggi, è richiesto in tutte le fasi della Polizza, dall’analisi del rischio e il collocamento del rischio alla sua gestione, fino ai casi di sinistro, e seguendo specifici criteri che cambiano tra i Paesi. 

Sulla questione, in Italia, era già intervenuta la Corte di Cassazione che, con sentenza n.2199/2021, aveva sottolineato l’obbligo per l’intermediario di fornire al cliente informazioni chiare e dettagliate sull’assicurazione che quest’ultimo intende sottoscrivere. 

Per quanto riguarda, invece, il dovere di garantire una consulenza costante per tutta la durata della polizza, la sentenza n.2144/2022 ha posto l’attenzione sulla responsabilità condivisa tra imprese di assicurazione e assicurati nella gestione delle modifiche al contratto.

Di recente, con l’obiettivo di semplificare il flusso delle informazioni che i distributori assicurativi devono gestire, pur mantenendo la priorità di fornire al cliente una panoramica chiara e trasparente sui prodotti, è intervenuto il provvedimento IVASS n.147/2024, che ha apportato alcune modifiche alle disposizioni in materia di informativa precontrattuale, di cui al Regolamento IVASS n. 40 del 2 agosto 2018 e al Regolamento IVASS n. 41 del 2 agosto 2018.

Se da un lato, grazie alle nuove tecnologie è possibile offrire ai clienti un servizio personalizzato, e gestire in modo più efficiente l’informativa resa al cliente, dall’altro pone di fronte a nuovi ostacoli.

Con la digitalizzazione, aumenta la quantità di dati immateriali relativi al cliente, come la situazione economica, le abitudini e le preferenze personali. Ne consegue che, per garantire il rispetto dell’obbligo di conformità, l’intermediario deve raccogliere e gestire un volume sempre più ampio di informazioni.

Inoltre, aumenta l’esposizione ai rischi informatici che possono comportare gravi conseguenze sia per i danni materiali ai sistemi informatici, che in termini di responsabilità civile verso terzi. 

Questo contesto rende fondamentale per gli intermediari approcciarsi alle nuove applicazioni, con il fine di metterle al servizio del proprio business, e valutare investimenti in strumenti assicurativi specifici.

 

Polizza Broker e Agenti: la soluzione di WeBind


Diventa quindi importante scegliere in modo accurato la Polizza RC Professionale, in grado di offrire una protezione completa e mirata contro tutti i rischi della professione.

La Polizza Broker e Agenti WeBind risponde a queste esigenze, offrendo una copertura solida che tutela il professionista e garantisce la massima sicurezza nello svolgimento dell'attività.

La copertura garantisce una protezione completa in caso di danni a terzi conseguenti a possibili omissioni o errori come perdita dei documenti, violazione delle norme sulla privacy, diffamazione e danni all’immagine, dolo dei dipendenti/collaboratori. 

La soluzione offerta da WeBind, inoltre, prevede un’agevolazione del 10% per i Giovani Professionisti che sono iscritti all’Albo da meno di tre anni con il fine di supportare l'inizio dell’attività professionale.

Oltre alla scelta della Polizza, Agenti e Broker devono rivolgersi a partner affidabili, con una solida reputazione di mercato. 

Heca, ad esempio, offre ai suoi collaboratori un insieme di servizi che comprende soluzioni assicurative attentamente selezionate, un supporto costante con account dedicati e una piattaforma avanzata, progettata per semplificare le procedure di emissione e gestione delle polizze e ridurre i tempi di attesa, migliorando l'efficienza delle attività dell’intermediario stesso.

L’obiettivo è quello di mettere a disposizione di Agenti e Broker un insieme di strumenti che consentono, allo stesso tempo, di cogliere nuove opportunità di mercato, adattandosi alle esigenze in evoluzione e mantenendo alta la competitività.

Per avere maggiori informazioni sulla Polizza Broker e Agenti e sul mondo di Heca, contattaci!