l'intermediario fisico e tradizionale nel contesto delle assicurazioni digitali

Gli effetti della digitalizzazione nel settore dei servizi, come quello assicurativo e bancario, sono oggi più che mai evidenti. 

L’uso di piattaforme digitali ha portato alla nascita di nuovi modelli di business, all’ottimizzazione dei processi operativi e alla ridefinizione dei ruoli di professionisti, come broker e intermediari. 

Cambiano le modalità di interazione con i clienti, i sistemi e i canali di distribuzione, consentendo un livello di personalizzazione dei servizi e dei prodotti sempre più elevato.

Le opportunità offerte dalla digitalizzazione stanno trainando un volume esponenziale degli investimenti.

Secondo le stime dell’Italian Insurtech Associations (IIA), il 2024 potrebbe chiudersi con oltre 50 milioni di euro investiti in soluzioni basate sull’Intelligenza artificiale, una cifra che potrebbe arrivare a 140 milioni nel 2026.

Parallelamente, cresce il numero degli assicurati online, che nell’ultimo anno hanno raggiunto il 74%. Una tendenza che conferma le previsioni dell'IIA che aveva stimato che dal 2020 al 2030 le polizze sarebbero passate dal 23% all’80%.

In questo scenario, gli intermediari svolgono un ruolo chiave nell'orientare i clienti tra la vasta gamma di prodotti disponibili. L'intermediario, infatti, agisce da ponte tra il mondo digitale e il cliente. Grazie alla sua conoscenza del mercato e dei prodotti, può fornire una consulenza personalizzata e aiutare il cliente a comprendere le caratteristiche e i vantaggi delle diverse soluzioni. Inoltre, l'intermediario può assistere il cliente in tutte le fasi del processo, dalla scelta della polizza alla gestione di eventuali sinistri.

 

Gli aspetti considerati dai consumatori nell’acquisto di una Polizza digitale

Sul comportamento dei consumatori nella scelta della propria polizza, ci offre delle risposte il report “Business development opportunities” nato dalla collaborazione tra l’Italian Insurtech Association e Join Business Management Consulting, società di consulenza.

L’indagine ha analizzato le scelte assicurative sia dei privati che dei lavoratori autonomi, provenienti da tutta Italia. 

Dall’analisi del primo gruppo emerge come la digitalizzazione abbia riguardato soprattutto le assicurazioni del Ramo Motor, dove oltre il 77% ha dichiarato di aver acquistato una polizza digitale negli ultimi 12 mesi.

La convenienza, la semplicità del processo di sottoscrizione e la possibilità di gestire tutto online sono infatti elementi che spingono molti consumatori a scegliere questa modalità. Inoltre iniziano a conoscere un discreto successo anche le polizze dellembedded insurance, favorite dalla facilità di acquisto e dai premi spesso molto bassi. 

La situazione cambia se osserviamo i rischi più complessi, come Infortuni e salute, dove meno del 50% dei consumatori sceglie soluzioni digitali, preferendo la consulenza del proprio intermediario di fiducia.  

Questo tipo di prodotti infatti richiede conoscenze tecniche, legali e un’analisi delle necessità caso per caso.

Anche per quanto riguarda il mondo professionale, dove le esigenze sono più variegate, resta centrale il ruolo dell'Intermediario, nonostante l’attenzione dei professionisti verso il digitale sia in crescita.

 

I Professionisti vogliono trasparenza, personalizzazione e il contatto umano

In particolare, è emerso che la maggior parte dei lavoratori autonomi intervistati (65%) ha già sottoscritto almeno una Polizza online per tutelare la propria attività. 

Tuttavia, i Professionisti si orientano in questa scelta in base alla possibilità di accedere a informazioni chiare e dettagliate, e di avere supporto e assistenza quando necessario.

Per l’86% degli intervistati infatti chiarezza e trasparenza, sono un requisito fondamentale per l’acquisto di una Polizza online.

Gli altri elementi che incidono di più nella scelta di un prodotto digitale:

  • premi competitivi 83%;

  • prodotti specifici per la propria attività 79%;

  • la possibilità di accedere a prodotti personalizzabili 78%;

  • la conoscenza del prodotto assicurativo (77%).

Inoltre il supporto online o telefonico (72%) e il suggerimento dei conoscenti (63%) sono altri due fattori molto importanti che determinano l’acquisto finale.

Lo studio quindi conferma l’importanza del contatto umano nelle scelte dei consumatori anche nel nuovo ecosistema digitale. 

Emerge una crescente interdipendenza tra il ruolo tradizionale degli intermediari e i canali di distribuzione digitali. 

Grazie all'utilizzo di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale, il machine learning e l'analisi dei big data, è possibile analizzare in modo approfondito le informazioni dei clienti e costruire profili personalizzati.
Questo consente di offrire polizze su misura, adattate alle esigenze specifiche di ogni individuo.

Tuttavia, la tecnologia da sola non basta. Il ruolo dell'intermediario rimane fondamentale per guidare i consumatori in questo mercato, aiutandoli a comprendere le proprie esigenze e a scegliere la copertura più adatta, con il fine di garantire ai clienti un'esperienza completa e soddisfacente.

Ecco perché, da sempre, la priorità di Heca è comprendere il cliente e le sue esigenze. Investiamo in tecnologie innovative ma ponendo il centro il contatto umano, con l'obiettivo di offrire un servizio in grado di unire l'innovazione e l'attenzione verso le persone. La tecnologia è, del resto, un potente alleato solo se integrata con l’esperienza e la fiducia costruita nel tempo.