Dipendenti Pubblici e Medici, grazie alla nuova Polizza Tutela Legale, potranno beneficiare di una copertura sempre più completa.
Il prodotto targato WeBind conferma la collaborazione tra Heca e Accredited Insurance (Europe) Limited.
Accredited Europe, compagnia con un rating AM Best A-, è stata fondata nel 2013 e approda a Milano nel 2020, inaugurando la sua prima sede in Italia. Fa parte del prestigioso gruppo R&Q, holding che ha registrato un fatturato di oltre 140 milioni di dollari nel 2022.
I traguardi della partnership tra Heca e Accredited
La Polizza Tutela Legale si aggiunge al ventaglio di prodotti nati dalla collaborazione tra le due società.
Il 2023 ha visto infatti l’arrivo nel mercato di Polizze per le professioni sanitarie, Polizze Fideiussorie, C.A.R., per Istituti di Vigilanza, oltre a un’offerta del tutto rinnovata per la RC Professionale.
L’obiettivo di Heca è rendere il mondo Insurtech grande protagonista nella distribuzione di quei prodotti che sono ancora prevalentemente ad appannaggio dei distributori tradizionali.
Una grande opportunità sia per i broker e i collaboratori, che possono ampliare la propria offerta, e dunque per i loro clienti, che possono beneficiare di soluzioni affidabili e con compagnie solide alle spalle.
Perché ampliare la Tutela Legale?
Ogni giorno, milioni di professionisti svolgono la loro attività lavorativa esponendosi a innumerevoli rischi.
Imprevisti o errori professionali possono danneggiare sia i clienti che il professionista con conseguenze anche importanti.
Per contrastare gli effetti negativi, che possono incidere sulla qualità della vita dei soggetti coinvolti, il legislatore ha introdotto, nel 2011, l’obbligo per tutti i professionisti di sottoscrivere una Polizza RC Professionale.
L’obbligo assicurativo ha influenzato il mercato facendo emergere diverse soluzioni, che però non sempre risultano essere ottimali. In determinate circostanze, infatti, la tutela legale offerta dalla Polizza RC Professionale di base risulta inadeguata, ed è pertanto opportuno sottoscrivere una Polizza specifica.
Cosa copre la Tutela Legale di WeBind
Con la Polizza Tutela Legale il professionista ha quindi una copertura ulteriore in caso di eventuali richieste di risarcimento, da parte di terzi, per errori e/o omissioni involontariamente commessi.
Per Dipendente Pubblico
Tutela Legale Dipendente Pubblico si rivolge a figure della Pubblica Amministrazione come Segretari, Dirigenti, Funzionari amministrativi e Dipendenti.
La Polizza opera in caso di:
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Procedimento Penale per Delitti Dolosi, se vi è archiviazione per infondatezza della notizia di reato, derubricazione del reato da Doloso a colposo, o nel caso in cui l’Assicurato venga assolto;
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Procedimento per Giudizio di Responsabilità Amministrativa per Danno erariale davanti alla Corte dei Conti.
Per Medici liberi professionisti o dipendenti
La Polizza Tutela Legale rivolta ai Medici, invece, offre una copertura al Medico libero professionista, dipendente o convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, in caso di controversie o contenziosi legali che possono presentarsi nel corso dell’attività lavorativa.
La Polizza offre una copertura per:
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Procedimento penale per Delitti Colposi;
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Procedimento penale per delitti Dolosi, in caso di derubricazione del reato da Doloso a colposo, o nel caso in cui l’Assicurato venga assolto;
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Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
Tutela legale: la diffusione sul mercato secondo i dati IVASS.
L’importanza di questa copertura è stata compresa soprattutto negli ultimi anni, come dimostrano i dati pubblicati dall’IVASS che evidenziano la crescita della sua diffusione nell’ultimo ventennio.
Nel periodo 2004-2019 la Tutela legale ha registrato un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 6%. Inoltre nel 2019 il tasso di incremento, rispetto al 2018, è stato del +8%, mentre i premi relativi a questo ramo, raccolti in Italia, si sono aggiudicati una quota dell’1,3% del mercato danni, per un totale di € 508 milioni.
Tra i principali canali di distribuzione: gli Agenti, con una somma che raggiunge i 380 milioni di euro. Seguono: gli sportelli bancari, con € 53 milioni; i Broker, con € 32 milioni; infine internet, con € 30 milioni.